Buona Domenica!

21 Aprile
Sant’ Anselmo di Aosta
Vescovo e dottore della Chiesa
LA SACRA BIBBIA : L'AMORE
Dell’ amore del Signore
e’ piena la terra;
dalla sua parola
furono fatti i cieli.
Alleluia.
(Sal 32,5-6)

Buona Domenica !
dalla Madre Celeste
e Innamorati di Maria

Pubblicato in: Eventi, Insegnamenti, Preghiere

Domenica del Buon Pastore


Domenica del Buon Pastore

IdM-Buona giornata!

La quarta domenica di Pasqua, prendendo spunto dal Vangelo che in essa viene proclamato, è denominata la domenica del “Buon Pastore”.
Si tratta di un’immagine molto cara alle prime generazioni di cristiani, come dimostrano i dipinti e le statue ritrovate nelle antiche basiliche e nelle catacombe. Il pastore, figura simbolica della precarietà umana, passava la sua vita in un continuo spostamento alla ricerca dei pascoli migliori per le sue greggi. Per chi vive in montagna, è ancora facile vedere, nella tarda primavera, passare i pastori, accompagnati dai fedelissimi cani, mentre conducono le greggi sugli alpeggi di media e alta altitudine. Quando li vedo nei prati, mentre pascolano le loro pecore, mi fermo e passo alcuni minuti ad osservarli, mentre, nella mia mente, riecheggia il brano evangelico di Gesù Buon Pastore. Il Vangelo tratteggia due tipologie di pastori. L’uno è il mercenario, un uomo che per un minimo di retribuzione, lavora presso un ricco latifondista. Possiamo supporre che questi non abbia un legame affettivo né con il padrone, né con le pecore; saprà approssimativamente quante pecore ci sono nel gregge, ma una in più o una in meno non fa per lui differenza. Soprattutto non conosce per nome le singole pecore, non coglie le sfumature del loro manto, non si accorge del lento claudicare di quella in difficoltà che rischia di perdersi tra i dirupi, diventando così facile preda delle brame dei lupi. E’ un mercenario, un paltoniere raccogliticcio che sorveglia il gregge per quattro soldi. Il secondo tipo di pastore è il Buon Pastore: le pecore sono sue, con emozione ha visto nascere ciascuna di esse; ad ognuna ha dato un nome e quando una si svia, la chiama con questo nome ed essa torna senza bisogno del bastone. Gesù stesso si definisce il “buon pastore” che si prende cura di ogni singola pecora, cioè di ogni singolo uomo. Un pastore che protegge il suo gregge anche quando è minacciato dai lupi. Egli è anche il pastore misericordioso che lascia le novantanove pecore al sicuro nel recinto per andare alla ricerca di quella smarrita. Con questa immagine Egli ci insegna che ogni uomo ha un valore inestimabile agli occhi di Dio. Gesù Buon Pastore fa ciò che nessun pastore di pecore, per quanto affezionato, farebbe: impegna tutto se stesso per la vita e la salvezza anche di un’unica anima; da la sua vita in cambio della salvezza di tutti e di ciascuno. Nessuno è escluso dalla misericordia e dall’amore di Dio.

Gesù è il buon pastore. È un pastore amorevole. Siamo ricchi di grazie perché ricordiamo le meraviglie che Dio ha fatto per l’uomo, sentiamo la necessità di dire “grazie” per tutto ciò che ci è stato offerto e che si è ricevuto.

Oggi si celebra la 61 Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni


GESÙ È IL BUON PASTORE CHE CI CHIAMA PER NOME

Ogni anno la IV Domenica di Pasqua è dedicata alla figura del buon pastore (Vangelo). Parlare del pastore significa anche parlare delle sue pecore, che sono caratterizzate da tre verbi: ascoltano la sua voce; si sanno conosciute (nel linguaggio di Giovanni significa che si percepiscono amate in verità); infine lo seguono. Tre verbi che caratterizzano la nostra esperienza. Anche in quella liturgica che in questo momento viviamo, radunati per la celebrazione eucaristica. Ascoltiamo la parola del Signore; facciamo viva conoscenza del suo amore nel sacramento eucaristico, che attualizza per noi l’amore con cui il Signore ha offerto la sua vita; rinnoviamo la nostra sequela sostenuti dal pane della vita.
Entriamo così nel numero di coloro che, secondo la stupenda pagina dell’Apocalisse (II Lettura), hanno come loro pastore l’Agnello, che «li guiderà alle fonti delle acque della vita». Si lasciano da lui guidare per divenire a loro volta segno e testimonianza per altri, perché – ricorda Paolo nella prima lettura – come il suo Signore, anche ogni credente è costituito «luce delle genti», per portare la salvezza «sino all’estremità della terra».
Fr Luca Fallica, Comunità SS.ma Trinità a Dumenza


Oggi è la 61esima giornata mondiale per le vocazioni. Potete trovare il materiale relativo al link:

 https://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/vocations/documents/20240421-messaggio-61-gm-vocazioni.html

Preghiera per la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

Signore Gesù Cristo,

Figlio del Padre,

che sempre vieni a dimorare in mezzo a noi,

facci vivere secondo i tuoi sentimenti

affinché la nostra comunità e le nostre case

siano capaci di un’accoglienza

autentica e cordiale.

I giovani che ci incontrano

sentano di essere amati

e si liberi in loro quel desiderio di cercare

il senso della propria vita

che si rivela nella loro vocazione.

Infondi nel cuore di tutti i battezzati

la volontà di spendere la propria vita

nel ministero ordinato,

nella vita consacrata,

nel matrimonio

e nel laicato vissuto nel mondo,

perché la Chiesa, che è la tua e la nostra casa,

risplenda della bellezza

di tutte le vocazioni. Amen.