Pubblicato in: Insegnamenti, Nozioni, Preghiere, Segnalibro, Vita dei Santi

Santa Caterina Labouré

Santa Caterina Labourè

IdM-Buona giornata!

Fain-les-Moutiers, Borgogna, 2 maggio 1806 – Parigi, 31 dicembre 1876

Caterina Labouré visse i suoi primi 24 anni in una famiglia numerosa (10 fratelli) nella fattoria dei genitori, presso Chatillon (Francia). Nel 1830 entrò tra le Figlie della carità di Parigi. Erano le suore nate dal carisma di san Vincenzo e di santa Luisa de Marillac. Ebbe delle visioni soprannaturali riguardanti san Vincenzo e soprattutto la Madonna, che le predisse avvenimenti francesi futuri (rivoluzioni del 1830 e 1848) e le affidò dei messaggi. In particolare le chiese di coniare una «Medaglia miracolosa», dispensatrice di grazie. Caterina spese 45 anni di servizio agli anziani nell’ospizio di Enghien in un sobborgo della capitale francese, dove morì.

Etimologia: Caterina = donna pura, dal greco

Martirologio Romano: A Parigi in Francia, santa Caterina Labouré, vergine delle Figlie della Carità, che venerò in modo speciale la Madre di Dio Immacolata e rifulse per semplicità, carità e pazienza.

Nacque a Fain-les-Moutiers, un villaggio della Borgogna, il 2 maggio 1806. Rimasta orfana di madre a nove anni con sette fratelli e due sorelle, Caterina non poté frequentare le classi elementari, ma dovette rendersi utile in famiglia e, più tardi, prenderne le redini. All’età di ventiquattro anni fu ammessa tra le Figlie della Carità, il 21 aprile 1830, mentre Parigi onorava solennemente s. Vincenzo de’ Paoli in occasione della traslazione delle sue reliquie, che per molto tempo erano state nascoste a causa dei torbidi rivoluzionari. In quella circostanza la giovane novizia per tre giorni consecutivi ebbe l’apparizione del cuore di s. Vincenzo sopra un piccolo reliquiario nella cappella delle suore in rue du Bac. Durante il suo noviziato ebbe altre visioni, come quelle di Gesù Eucaristico e di Cristo Re (giugno 1830); ma le più importanti furono le apparizioni dell’Immacolata della “Medaglia miracolosa”. Fu questo un ciclo di almeno cinque apparizioni, simili fra loro, ma delle quali due ebbero caratteristiche ben individuate: Nella notte tra il 18 e il 19 1uglio 1830, mentre la Francia era sconvolta dal presentimento di una nuova rivoluzione (infatti, il 27 luglio cadde Carlo X), Caterina, condotta da un angelo nella grande cappella della Casa Madre, ebbe un colloquio durato più di due ore con la Madonna, che le preannunziò nuovi incontri. Questi, infatti, avvennero a brevi intervalli l’uno dall’altro, nel settembre, il 27 novembre e nel dicembre di quello stesso anno. La più nota e la più singolare delle apparizioni fu quella avvenuta il 27 novembre, nella quale si possono distinguere due fasi. Nella prima fase la Madonna appare a Caterina, ritta su un globo avvolto dalle spire del serpente, nell’atto di offrire a Dio un altro piccolo globo dorato, simbolo del mondo e di ogni anima, ch’Ella tiene all’altezza del cuore: dalle mani della Madonna piovono sul globo inferiore due fasci di luce. Nella seconda fase, mentre il piccolo globo d’oro scompare, le mani della Vergine si abbassano, ancora irraggianti fasci luminosi, simbolo delle grazie ottenute da Dio per la sua intercessione e, come a formare un’aureola intorno alla testa della Madonna, appaiono a caratteri d’oro le parole della giaculatoria: “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi”. Poi il quadro sembra visto nel suo retro: la figura della Madonna scompare e al centro si staglia, luminosissima, la lettera M, al di sopra della quale appare la croce e al di sotto i ss. Cuori di Gesù e Maria, mentre dodici stelle fulgidissime fanno corona (bisogna, tuttavia, osservare che nelle sue relazioni C. non parla mai né delle stelle. né del loro numero). Contemporaneamente una voce interiore ingiunse a Caterina di far coniare una medaglia che riproducesse la visione: ma soltanto il 30 giugno 1832 furono coniati i primi millecinquecento esemplari. La medaglia fu presto detta “miracolosa” e fra i miracoli più belli da essa operati, vi fu la conversione dell’ebreo Alfonso Ratisbonne (20 gennaio 1842). Per desiderio espresso dalla Madonna nelle apparizioni di Parigi, nacque l’Associazione delle Figlie di Maria Immacolata (1836-47). Nessuno, tranne i superiori, seppe mai dei favori celesti concessi a Caterina Ella visse nella più grande umiltà e nel più assoluto silenzio e servì per quarantasei anni i poveri dell’ospizio di Enghien a Parigi. Morì il 31 dicembre 1876; quando la sua salma fu esumata, le mani che avevano toccato la Madonna e gli occhi che l’avevano veduta, apparvero straordinariamente conservati. Fu beatificata da Pio XI il 28 maggio 1933 e canonizzata da Pio XII il 27 luglio 1947: le sue reliquie riposano nella cappella in cui ebbe le apparizioni. La festa liturgica, per le Famiglie Vincenziane, è stabilita al 28 novembre.Autore: Luigi Chierotti


PREGHIERA A SANTA CATERINA LABOURE’ per ricevere una grazia

O amabile Santa Caterina, tu che, prediletta fin dall’infanzia dalla Vergine Immacolata, meritasti di essere da Lei prescelta per portare al mondo il tesoro prezioso della sua Medaglia, ora che in cielo ti sazi nel contemplare eternamente quel volto di cui fin dalla terra ti fu concesso di pregustare il sorriso, ottienici che la Vergine SS. volga anche su di noi gli occhi suoi misericordiosi e spanda i raggi delle Sue grazie sulla Chiesa, sul Sommo Pontefice, sul Clero, su tutti i devoti di quella Medaglia che possiamo con ragione chiamare anche tua.

O fortunata Privilegiata di Maria, tu ci hai assicurato, in nome di Dio e di Maria, che grandi grazie sarebbero state concesse a chi le avesse chieste con fiducia: ecco che noi ora fidenti in questa promessa domandiamo la guarigione degli infermi, la consolazione degli afflitti, la conversione dei peccatori e specialmente la grazia che ci sta tanto a cuore: dopo d’aver amato e servito Dio in terra, possiamo con te essere partecipi della sua gloria lassù in Cielo.

Amen. Pater, Ave, Gloria.

Santa Caterina Labouré, prima apostola della Medaglia Miracolosa, prega per noi.

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NOVENA A SANTA CATERINA LABOURE’

(ripetere per 9 giorni consecutivi)

I. O Vergine Immacolata, che prediligendo gli umili hai voluto essere la Madre della piccola Zoe Labouré versando su di lei fin dall’infanzia le più preziose grazie, ottieni anche a noi lo spirito di semplicità e di pietà di cui era animata quella tua figlia predestinata.

Gloria al Padre…

Santa Caterina, fortunata veggente della Medaglia Miracolosa, prega per noi

II. O Vergine Immacolata, che scegliesti la piccola Zoe per farne lo strumento delle tue meraviglie, l’allontanasti dal mondo e per vie misteriose la conducesti in quel tuo giardino vincenziano che è la Compagnia delle Figlie della Carità, concedi a noi di staccarci dal mondo almeno con l’affetto e di seguire docilmente i disegni materni che hai su di noi.

Gloria al Padre…

Santa Caterina, fortunata veggente della Medaglia Miracolosa, prega per noi

III. O Vergine Immacolata, che facesti di santa Caterina Labouré un modello di esattezza nell’osservanza delle regole, di docilità nell’obbedienza ai superiori, di condiscendenza verso le sue compagne, di abnegazione nel servizio dei poveri e specialmente un prodigio di umiltà nel nascondere i doni straordinari del Cielo, fa’ che imitando le sue virtù cerchiamo la via sicura della santità con perfetta osservanza dei doveri del nostro stato.

Gloria al Padre…

Santa Caterina, fortunata veggente della Medaglia Miracolosa, prega per noi

IV. O Vergine Immacolata, che ottenesti a santa Caterina Labouré la grazia di vedere chiaramente Gesù nell’Eucarestia e le insegnasti ad andare a cercare ai piedi dell’altare consolazione nelle pene, assicurandola che là le grazie sarebbero state versate in abbondanza su tutti quelli che le avessero chieste con confidenza e fervore, concedi a noi viva fede in quest’augusto Sacramento, affinché da Te disposti ed accompagnati ai piedi del Tabernacolo, possiamo essere partecipi delle grazie promesse.

Gloria al Padre…

Santa Caterina, fortunata veggente della Medaglia Miracolosa, prega per noi

V. O Vergine Immacolata, che fosti larga di favori celesti verso santa Caterina Labouré quali l’apparizione del Cuore di san Vincenzo e la familiarità col suo Angelo Custode, fa’ che guidati dai nostri Santi Protettori e dal nostro Angelo Custode sappiamo come lei venire a cercare ai tuoi piedi luce e conforto nelle incertezze e nelle tribolazioni.

Gloria al Padre…

Santa Caterina, fortunata veggente della Medaglia Miracolosa, prega per noi

VI. O Vergine Immacolata, per quella materna condiscendenza che ti spinse ad appagare l’ardente desiderio della tua prediletta figlia, mostrandoti a lei, anzi permettendole di appoggiare le sue mani sulle tue ginocchia e facendoti sua Guida e Maestra, concedi a noi di essere sempre tuoi figli e docili discepoli, per contemplarti nella gloria del Cielo.

Gloria al Padre…

Santa Caterina, fortunata veggente della Medaglia Miracolosa, prega per noi.

VII. O Vergine Immacolata, per quell’amore che ti spinse a scegliere santa Caterina Labouré quale strumento delle tue misericordie verso gli uomini, affidandole il prezioso tesoro della Medaglia Miracolosa, concedici per sua intercessione di apprezzare il tuo dono e di domandarle le grazie che hai promesso di concedere per mezzo della tua Medaglia a chi le avesse chieste con fiducia.

Gloria al Padre…

Santa Caterina, fortunata veggente della Medaglia Miracolosa, prega per noi

PREGHIERA

Signore Gesù, che promettesti d’innalzare gli umili e svelare i tuoi segreti ai semplici, hai voluto premiare santa Caterina arricchendola durante la sua vita di grandi grazie e onorandola dopo la morte con l’onore degli altari, concedi a noi di approfittare della preziosa Medaglia che per suo mezzo la Madre tua ci ha donato e dopo aver imitate le virtù della tua fedele serva in terra, possiamo essere con lei partecipi della tua gloria in Cielo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

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